Netta sconfitta per la Valtur Brindisi in occasione del recupero della seconda giornata di Serie A2, disputato a sole quarantotto ore di distanza dalla trasferta di Cividale del Friuli. La squadra biancoazzurra subisce fin dalla palla a due la maggiore energia, precisione e lucidità dei padroni di casa che mettono in chiaro da subito l’andamento del match largamente a proprio favore e concludono con il punteggio finale di 75-57.
Pronti-via e Cantù sfrutta due contropiedi con transizione offensiva che vanno a segno per i primi cinque punti consecutivi di uno degli ex dell’incontro, Joonas Riismaa. Il break iniziale è di 11-0 per i padroni di casa in tre minuti di gioco. Brindisi reagisce partendo da una fase difensiva decisamente migliore rispetto alle palesi difficoltà in attacco in un primo quarto (20-8) caratterizzato da ben sette palle perse e 3/16 al tiro. L’Acqua S.Bernardo attacca il ferro con continuità sfruttando la mobilità dei propri lunghi mentre la squadra biancoazzurra forza numerosi tiri e incappa in altrettanti errori piuttosto banali. Il divario si allunga fino al +23 prima della tripla di Allen che decreta il 45-25 a fine primo tempo. Al rientro in campo il copione non cambia e i primi tre minuti di gioco si aprono con due palle perse in attacco dalla Valtur e due triple subite nelle azioni successive. Il quintetto formato da Calzavara-Allen-Fantoma-Radonjic-Vildera prova a dare segnali di reazione dal -26 al -18 di fine terzo quarto (60-42). Il parziale a favore dei biancoazzurra si allarga al 15-0 per il momentaneo -11 al 33’ (60-49), periodo in cui la difesa brindisina costringe Cantù a rimanere a secco per oltre sei minuti di gioco. Basile e Riismaa riportano i suoi a distanza di sicurezza utile per gestire il finale di partita fino al definitivo 75-57.
Domenica 13 ottobre la Valtur Brindisi tornerà al PalaPentassuglia per affrontare la Unieuro Forlì in occasione della quarta giornata di Serie A2. Palla a due alle ore 18:00, biglietti in vendita a partire da €14.
IL TABELLINO
ACQUA S.BERNARDO CANTÙ-VALTUR BRINDISI: 75-57 (20-8, 45-25, 60-42, 75-57)
ACQUA S.BERNARNDO CANTÙ: McGee 7 (2/6, 0/4, 7 r.), Moraschini 8 (1/3, 1/4, 2 r.), De Nicolao 9 (1/1, 2/3, 2 r.), Burns 4 (2/4, 4 r.), Basile 21 (6/11, 3/6, 9 r.), Valentini (0/1, 0/3, 4 r.), Viganò ne, Piccoli (0/1, 0/1, 2 r.), Riismaa 18 (4/5, 3/6, 4 r.), Possamai 8 (3/4, 4 r.). Coach: Brienza.
VALTUR BRINDISI: Buttiglione ne, Laquintana 4 (2/7, 4 r.), Arletti 6 (3/7, 0/1, 4 r.), Del Cadia (8 r.), Vildera 7 (2/4, 4 r.), Fantoma (0/1), Ogden 12 (2/5, 2/4, 11 r.), Radonjic 6 (2/3 da tre), Calzavara 12 (3/7, 1/3, 4 r.), Allen 16 (2/7, 4/8, 4 r.). Coach: Bucchi.
ARBITRI: Bartoli – Wassermann – Roiaz.
NOTE – Tiri liberi: Cantù 10/14, Brindisi 8/12. Perc. tiro: Cantù 28/63 (9/27 da tre, ro 8, rd 32), Brindisi 21/58 (7/22 da tre, ro 8, rd 28).
3 comments
MikeB
9 Ottobre 2024 at 23:01
Sarò strano io ma ho intravisto diverse cose interessanti, specie dagli italiani, in questa partita. Non c’è sicuramente da stare molto tranquilli ma il vero grande problema è che non c’è gruppo, compattezza ed armonia tra i ragazzi. Troppo nervosismo e poca lucidità. La cosa che questa sera, soprattutto, ho trovato inquietante è l’assenza totale di peso specifico dei due americani. Sono quasi totalmente extra gruppo, fanno una partita a se, sembrano svogliati. Mi spiace davvero dover dire tutto ciò ma non danno l’apporto decisivo ed importante che ci si aspettava. Da un lato tantissime palle perse o buttate in modo banale (Allen) e dall’altro tante palle o rimbalzi non recuperati (Ogden). O anche loro dimostrano ciò che sanno fare integrandosi nel gruppo oppure meglio correre ai ripari. Probabilmente il nervosismo dei giocatori nasce da questa non perfetta armonia ed integrazione tra di loro. Ci sono degli ottimi punti di forza italiani ma nel basket serve più che in altri sport gioco di squadra e di testa. Coach Bucchi non si discute sul piano della professionalità e della grinta ma merita una squadra compatta e con unità di intenti e di “sacrifici” in un campionato così competitivo e difficile come quello di A2. L’impresa di Bucchi è ardua perché è partito da zero senza avere un minimo di zoccolo duro dello scorso anno ma ha capacità, caparbietà e grinta da vendere. Diciamo che alcuni giocatori dovrebbero apprendere da lui soprattutto lo SPIRITO con cui stare in campo.
valerio
10 Ottobre 2024 at 10:57
Bucchi tutta la vita….
valerio
10 Ottobre 2024 at 10:59
Trovare la quadra giusta entro le prossime tre partite oppure cambiare subito, con innesti di esperienza. Se si perde anche con Forli’ meglio cambiare subito