Sconfitta 81-73 a Masnago per la Happy Casa Brindisi che non riesce a conquistare la vittoria in trasferta cedendo il passo ai padroni di casa di Varese.
Il commento post partita di coach Sakota: “Congratulazioni a Varese che ha meritato di conquistare la vittoria riuscendo ad avere apporto da più giocatori in rotazione. Per noi ogni partita è importante, siamo venuti qui per vincere, abbiamo lottato ma non abbiamo avuto la lucidità per condurla in porto nel finale di gara. Abbiamo avuto la possibilità di ridurre a un punto il distacco con un tiro aperto che potevamo segnare rendendo differenti gli ultimi possessi ma così non è stato“.
6 comments
Maurizio
10 Marzo 2024 at 19:51
si è mancata la lucidità…….ma sopratutto la tua.
Vittorio
10 Marzo 2024 at 20:21
La partita della paura è stata vinta da una mediocre Openjobmetis Varese che è riuscita ad avere la meglio su una ancor più mediocre Happy Casa Brindisi, incapace nel secondo tempo di arginare l’aumentato ardore agonistico della squadra avversaria. Con una panchina quasi inesistente (solo due uscite ), e non avendo giocatori italiani idonei a calcare degnamente i parquet di Lega A ( 40 punti, invece, il fatturato del pacchetto italiani del Varese) si arriva puntualmente nel 3 e 4 quarto con le forze e le idee appannate ( staff tecnico compreso) : la partita è stata persa per i troppi rimbalzi offensivi concessi (costante dell’intero campionato del Brindisi) e nell’incapacità di segnare uno straccio di tripla nell’ultimo quarto ( fantastica la decisione di affidare nel finale la tripla del possibile -1 a Laszewski, il peggiore in campo). A otto giornate dalla fine della regular season solo la matematica non condanna ancora i giocatori della Happy Casa che per rispetto dei tifosi, sempre encomiabili e calorosi, devono continuare a sudare la maglietta.
Ultima considerazione sul comportamento, a mio modo di vedere antisportivo, della società varesina che usa i tabelloni pubblicitari a bordo parquet in modo scorretto in quanto quando attacca la squadra avversaria lampeggiano in modo convulso e fastidioso con la scritta “make some noise”. Tale uso dovrebbe essere proibito e sanzionato dalla Lega.
valerio
10 Marzo 2024 at 20:27
Metti Bartley dall’inizio e che cazzo!!!!!!
STEFANO
11 Marzo 2024 at 19:55
Piuttosto nei panni di Sakota avrei cercato di portare in sicurezza la differenza canestri invece di scegliere nelle ultime 2 azioni in attacco di tirare inutilmente da 3. Rinunciare ad azioni da 2 punti con entrate a canestro ci porta a dover per forza superare anche Varese in classifica.
Luca
12 Marzo 2024 at 7:11
Io credo che come tutte le cose ci sia un inizio e una fine, ebbene la fine è arrivata anche per un grande coach come sakota. Purtroppo il basket di oggi è in continuo evoluzione per stare dietro servono coach più combattivi, con una visuale di gioco e di cambi maggiore . L’età ormai ce anche se si ha esperienza da vendere manca l’ingrediente fondamentale per affrontare e vincere le partite manca la ” LUCIDITÀ”
nello
12 Marzo 2024 at 10:24
forse non e’ questione di lucidita’ e/o capacita’ di basket…..secondo il mio modesto avviso, x una situazione come la nostra, oltre agli ovvi aggiustamenti di squadra, serviva un allenatore con la cazzimma…….non ho mai visto sakota incazzato o urlare, e in certi momenti servirebbe….
cmq se , purtroppo, sara’ A2, bisognera’ ripartire da Allenatore italiano ed esperto, sopratutto di difesa ( Bucchi?) e con un roster profondo e ben azzeccato
Qui a Bologna sta facendo fatica la Fortitudo con 5000 fissi alle partite, cosi come Trieste, Cantu’, Udine, Torino. Forli’, dopo anni, forse ci riuscira’???
l’A2 e’ una brutta bestia di campionato ……..